Nell’articolo pubblicato su news.com.au, prima di esporre la sua tesi Mary fa una premessa: “Non sono una millennial che non sa quanto fatichino le donne che hanno figli”. Anzi, ad averle fatto capire quanto sia stancante la vita da mamma è stato proprio il suo cane – che comunque, a differenza di molti bambini, dorme tutta la notte.
Frank non è il primo quattrozampe nella vita di Mary, ma è il primo completamente sotto la sua responsabilità. Ed è una gran bella responsabilità, scrive lei.
“Pensavo che tra noi si sarebbe creata una relazione molto semplice. Di ritorno dal lavoro lo avrei trovato a casa scodinzolante, pronto a farmi compagnia mentre, vestita alla moda, andavo da un pub all’altro”.
Non è andata proprio così. “Invece che al pub siamo una presenza fissa all’area cani e invece dei capi d’alta moda indosso dei vestiti che non si consumino ogni volta che Frank mi salta addosso”.
Il peso maggiore comunque non è fisico, ma emotivo. Mary non si sarebbe mai aspettata di dover fare i conti con “i sensi di colpa della mamma”, eppure è così. Potrebbe lasciare Frank da solo tutto il giorno, ma non se la sente. Ogni volta che deve venire in casa l’idraulico o qualche altro tecnico fa in modo di esserci anche lei, in modo che né il cane né l’umano si agitino. A ogni minimo segno di malessere del quattrozampe, si corre dal veterinario.