Lo Stato e le Regioni promuovono l’“effettiva educazione degli alunni” delle scuole di ogni ordine e grado alla conoscenza e al rispetto degli animali e dell’ambiente.
Lo Stato e le Regioni promuovono l’“effettiva educazione degli alunni” delle scuole di ogni ordine e grado alla conoscenza e al rispetto degli animali e dell’ambiente, in particolare includendo nelle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica anche “la tutela della biodiversità”, quindi della nostra Terra e di tutte le specie animali, sulla linea tracciata dal riformato art. 9 della Costituzione. Lo stabilisce l’ultima delle 47 proposte di legge presentate nei primi giorni della XIX legislatura dall’on. Michela Vittoria Brambilla (Misto), per lo più (ma non esclusivamente) dedicate alla tutela degli animali.
La modifica dell’offerta formativa prevede anche il coinvolgimento nelle attività didattiche delle associazioni animaliste riconosciute e va considerata, tra l’altro, come misura per porre un freno ai casi di uccisione e maltrattamento di animali – di cui sempre più frequentemente, purtroppo, parlano i media – in coordinamento con le proposte di inasprire le sanzioni a carico di chi uccide o maltratta animali (con pene innalzate rispettivamente a 6 e a 5 anni di reclusione).
“Il cambiamento culturale che interessa il nostro paese come tutte le società occidentali, e non solo – spiega l’on. Brambilla – è ormai inarrestabile. La sensibilità degli italiani su questi temi è già cambiata: dobbiamo proseguire in questa direzione, partendo proprio dai nostri giovani, che saranno adulti migliori di noi. La necessità di preservare la natura ed i vari habitat, di contrastare i cambiamenti climatici e la deforestazione, di difendere i nostri mari e tutte le specie animali con cui conviviamo su questo pianeta deve far parte del bagaglio culturale di ogni ragazza e ragazzo: solo così avrà piena attuazione la riforma costituzionale che fa esplicito riferimento alll’interesse delle future generazioni”.
Altri progetti di legge mirano a favorire la convivenza con gli animali d’affezione: la revisione del regolamento anagrafico per poterli iscrivere come “componenti” della famiglia, una nuova disciplina dell’accesso con animali a luoghi pubblici e aperti al pubblico e sui mezzi di trasporto e le agevolazioni fiscali destinate alle famiglie a basso reddito per il sostegno degli animali di casa. In altri testi viene inoltre disciplinato l’affido degli animali di affezione in caso di separazione dei coniugi, l’aumento delle pene per la detenzione e impiego di esche e bocconi avvelenati. Tra le proposte depositate nei giorni scorsi anche le “Disposizioni per il riconoscimento dei rifugi per animali riscattati”, come la “Sfattoria degli ultimi” recentemente balzata agli onori della cronaca e il divieto di importare e riesportare trofei di caccia ad animali esotici. Infine non mancano norme a tutela dei minori ospitati in case famiglia e nelle procedure di affido e che impongono pene severe a chi li sfrutta nell’accattonaggio.