Eppure, ogni anno, i petardi esplosi per divertimento terrorizzano cani, gatti, uccelli e piccoli roditori. Gli amici a quattro (o a due) zampe più fragili oltretutto possono morire. Proprio per questo le associazioni animaliste italiane hanno chiesto già alle istituzioni di vietare la commercializzazione e l’utilizzo di articoli pirotecnici rumorosi.
“Disorientati dal rumore, dalle luci e dal fumo, nel tentativo di sfuggire all’avvertito pericolo, gli uccelli si alzano in volo terrorizzati, andando incontro a collisioni con edifici, vetrate, cavi e infrastrutture varie, ferendosi gravemente e, nella maggiore parte dei casi, perdendo la vita“, ha scritto in una nota Aldo Verner, Presidente della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU).
Che poi ha aggiunto: “Sempre più persone stanno sostenendo in modo attivo, con petizioni, lettere e appelli, la necessità che la tradizione dei botti sia superata o corretta con forme di festeggiamenti meno impattanti e più rispettose delle esigenze altrui. (…) L’emanazione di ordinanze di divieto di commercializzazione e utilizzo di articoli pirotecnici rumorosi è tuttavia una scelta di responsabilità che non può più tardare in un Paese che vuole dirsi civile e migliore anche per la fauna selvatica“.
fonte: teleambiente