GAIA Animali e Ambiente e Animalisti Genovesi dopo aver denunciato il 26 luglio scorso l’assurdo emendamento che consentirà nella Regione Liguria la caccia di selezione con l’arco e le frecce di animali quali cervi, mufloni, cinghiali e daini....
oltre che allungandone i periodi e consentendo un pericoloso spostamento di cacciatori-selettori in aree diverse ignorando così le basilari norme sulla bio-sicurezza, esprimono soddisfazione per le iniziative di gruppi politici che, sia in Regione Liguria sia a livello di Parlamento nazionale, intendono intervenire per modificare la normativa in questa materia.
“L’avere ottenuto il giusto clamore e decisa contrarietà nell’opinione pubblica, e anche in modo trasversale nel mondo politico, rispetto alla primitiva decisione presa da buona parte del Consiglio Regionale della Liguria – interviene Edgar Meyer Presidente nazionale di GAIA – ci spinge a formulare, almeno rispetto all’utilizzo dell’arco, l’unica iniziativa definitiva che possa valere per tutto il territorio nazionale: una proposta di legge sottoscritta da Parlamentari di tutti i gruppi politici che vieti quanto attualmente previsto dall’art. 13 della legge 157/92, cioè la caccia con l’uso dell’arco”.
“Nei prossimi giorni”, prosegue Meyer “invieremo all’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, che già ha preso una posizione nettamente contraria al barbaro strumento di caccia, un testo base da cui ci aspettiamo la formulazione di una proposta di legge condivisa da presentare alla ripresa dei lavori parlamentari. Ci auguriamo che abbia veloce approvazione. Dovrà essere un segnale verso chi dall’inizio di questa legislatura persegue atti di guerra nei confronti degli animali selvatici”.
Ricordando che la petizione on line sta andando verso le 100.000 firme si vuole anche evidenziare che rispetto agli altri punti altrettanto gravi dell’emendamenti della Lega, le scriventi associazioni stanno effettuando approfondimenti per verificare la legittimità degli stessi e comunque continueranno le iniziative sul territorio attraverso una corretta informazione ai cittadini, oltre che a nuove manifestazioni e azioni di contrasto agli abusi verso gli animali.