Proviamo a pensare a un cucciolo nella sua prima notte insieme a noi. Se poi guardiamo questo evento con gli occhi di un bambino tutto si trasforma in un morbido materasso per cani condiviso a suon di coccole e leccatine varie. A riguardo ci hanno suggerito di tutto: di mettere una sveglia nella cuccia per simulare il battito del cuore materno, di mettere il cane in una stanza isolata o, magari, addirittura di chiuderlo direttamente in un kennel “perché si deve abituare” o “per non fargli prendere brutte abitudini”. Ma passaggi intermedi, sfumature e situazioni che favoriscano l’inserimento non sono previsti?
Facciamo un passo indietro e mettiamoci nei suoi panni, anzi, peli. Come sono state tutte le notti del cucciolo prima di entrare improvvisamente nella nostra vita? Immaginiamo che fin dai primi attimi della sua nascita abbia vissuto nello stesso ambiente insieme a mamma e fratelli. Nel giro di qualche minuto cambieranno in maniera improvvisa tutti i riferimenti con i quali aveva affrontato le prime settimane di vita…