Aveva scelto di rimanere lì per tutta la vita, condividendo con i suoi compaesani nascite, matrimoni, lutti e tradizioni siciliane. La sua era una vita semplice, dedicata agli altri, senza tempo per sé stesso, a eccezione dei suoi due adorati cani, Adamo ed Eva, che gli avevano fatto compagnia per quindici anni. Dopo la loro scomparsa, il vuoto lasciato dai suoi amici a quattro zampe lo aveva convinto a non prendere più un cane.

Arrivati i settant’anni, il dottor C. decise di andare in pensione. Il paese, riconoscente, organizzò una festa a sorpresa in suo onore. Durante la celebrazione, una famiglia a cui era particolarmente legato gli fece un dono speciale: un cucciolo, chiamato Origano, come la spezia che lui amava. Inizialmente titubante, quando prese il cagnolino tra le braccia sentì rinascere in sé calore e speranza.